Parlare di lui e’ come parlare della Fiorentina, e’ il simbolo di una squadra e di una citta’, e’ l’emblema di come una maglia ti si attacca addosso.
“Onora il padre”, “Unico 10” sono solo poche parole ma esprimono l’infinito amore del tifoso viola.
Ha rischiato la vita e ci ha rimesso una gamba per difendere la maglia viola……..il solo e unico…..
……..IL CAPITANO E UNICO 10……..GIANCARLO ANTOGNONI!!
Nella nostra votazione ha preso il massimo dei voti a pari merito con Batistuta con 472 si e’ sbarazzato di Mati Fernandez (100), Iachini (71) e Lijaic (71).
Con 429 presenze e 72 reti tra il 1972 e il 1987 ha fatto la storia della Firentina (dati http://www.museofiorentina.it/).
La Fiorentina del presidente Ugolino Ugolini lo acquistò nel 1972, per 435 milioni di lire dell’epoca.
Con i Viola esordì in Serie A a 18 anni, il 15 ottobre di quell’anno in una vittoria dei toscani per 2-1 a Verona; Antognoni scese in campo con la maglia n. 8, venendo elogiato il giorno dopo dal Corriere dello Sport che, nel titolo del resoconto della gara, lo definì «un giovanissimo Rivera» protagonista di un esaltante primo tempo.
Negli anni settanta e per metà degli ottanta ereditò da Brizi e da Ennio Pellegrini la fascia di capitano dei gigliati.
Acquistato assieme a Moreno Roggi, Mimmo Caso, Vincenzo Guerini e Claudio Desolati, Antognoni si trovò ad essere il leader di una giovane squadra che vinse, nel 1975, la Coppa Italia conquistata nella finale di Roma contro il Milan, e la Coppa di Lega Italo-Inglese contro il West Ham.
Nei primi anni ottanta, sotto la gestione societaria dei Pontello (Flavio e Ranieri) contribui a riportare la Fiorentina a competere per lo scudetto dopo un decennio, sfiorando il titolo nel campionato 1981-1982 quando lo mancò all’ultima giornata, dopo un serrato duello con la Juventus: «quel campionato perduto grida ancora vendetta. Arrivammo a un punto dalla Juve: all’ultima giornata a Cagliari ci annullarono un gol regolare di Graziani mentre la Juve vinse a Catanzaro con un rigore, che c’era… Forse non doveva finire con uno spareggio perché c’era il Mondiale che incombeva e in Nazionale eravamo in cinque della Fiorentina e in sette-otto della Juve».
Nel 1986-1987, assieme a Ramón Díaz, Antognoni guidò la Fiorentina a una difficile salvezza in campionato: vittima di un nuovo infortunio in Coppa Italia alla fine della stagione precedente, Antognoni, sotto la guida di Eugenio Bersellini, esordì solo sul finire del girone d’andata, nella gara interna persa contro l’Inter: in tutto 19 presenze e 4 reti, di cui una su punizione al Napoli. Segnò l’ultima rete in maglia viola all’Empoli nell’aprile dell’87. Al termine della stagione, dopo 341 incontri e 61 reti, Antognoni lasciò la Fiorentina per accasarsi alla squadra svizzera del Losanna, dove disputò ancora due stagioni. Il 25 aprile 1989 lasciò il calcio giocato: per la sua gara di addio si stiparono, in uno stadio “Comunale” in rifacimento per i mondiali di Italia ’90, 40.000 tifosi, ai quali la bandiera viola regalò un giro di campo.
Per rivivere la emozioni di quegli anni o per farlo conoscere a chi non lo ha visto giocare “GUARDANDO LE STELLE”, il bellissimo filmato dei nostri amici di IO TIFO FIORENTINA ricorda chi e’ stato.